TELECAMERE - Le regole per l'installazione degli impianti nelle aziende


Sempre più spesso capita che, per motivi di sicurezza, le aziende sentano la necessità di installare telecamere di sorveglianza che inquadrino determinate aree della struttura. Lo scopo è quello di mettere in essere un deterrente per poter prevenire furti, violazioni e intrusioni: in poche parole videosorveglianza per ragioni di sicurezza.

Quello che forse non tutti sanno è che PRIMA di installare il sistema di videosorveglianza in un luogo di lavoro in cui opera anche un solo dipendente è necessario chiedere un’autorizzazione alla Direzione Provinciale del Lavoro. Solo dopo averla ottenuta sarà possibile installare le telecamere nel luogo di lavoro e mettere in funzione l’impianto.


In Italia, l’installazione degli impianti di videosorveglianza nei luoghi di lavoro e il conseguente trattamento dei dati è disciplinato da diverse norme: dallo Statuto dei Lavoratori (Legge 300/1970), dal GDPR, dal Codice Privacy, dalle circolari dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, dalle Linee guida 3/2019 dell’EDPB (European Data Protection Board) e dal Provvedimento 8 aprile 2010 del Garante per la Protezione dei dati personali.

L’installazione di questi impianti in azienda può avvenire solamente per: esigenze organizzative e produttive, sicurezza del lavoro e tutela del patrimonio aziendale.


Ricordiamo che è sempre vietato il controllo dell’attività del lavoratore attraverso gli impianti di videosorveglianza, la quale è ammessa solo in via incidentale. Il datore di lavoro che abbia intenzione di installare un impianto di videosorveglianza (interna o esterna) dovrà, prima dell’installazione stessa, alternativamente, stipulare un accordo con la rappresentanza sindacale unitaria o aziendale, se presenti.


L’AUTORIZZAZIONE HA UNA SCADENZA

L’autorizzazione mantiene la sua validità fintanto che nulla cambi nella configurazione dell’impianto installato, rispetto a quanto autorizzato. In tal senso si può affermare che l’autorizzazione non ha scadenza.

È però opportuno che, in caso di modifiche, il datore di lavoro comunichi alla DTL le variazioni che intende apportare all’impianto, affinché l’Ufficio abbia modo di intervenire sul provvedimento di autorizzazione già rilasciato con integrazioni o sostituzioni.


Una volta ottenuta l’autorizzazione sarà possibile installare l’impianto, provvedendo a:

1) informare i lavoratori fornendo un’informativa privacy

2) nominare un responsabile alla gestione dei dati registrati

3) posizionare le telecamere nelle zone a rischio evitando di riprendere in maniera unidirezionale i lavoratori

4) affiggere cartelli visibili che informino dipendenti e avventori della presenza dell’impianto di videosorveglianza

5) conservare le immagini per massimo 24-48 ore

6) predisporre misure idonee di sicurezza per garantire l’accesso alle immagini solo al personale autorizzato.